Nella chiesa di San Paolo è situata una cella in cui dimorava la beata Osanna. Lei è la prima donna originaria del Montenegro proclamata santa dalla Chiesa cattolica.
Beata Osanna è nata il 25 novembre del 1493 nel villaggio Relezi (situato a circa 16 km ad est da Cetinje nella Lješanska Nahia) in una famiglia dei cristiani ortodossi, di nome Jovana-Joše Đujović, e fu battezzata con il nome di Katarina (Kate), ma secondo alcune fonti era nata con il cognome Kosić. Il suo nome concorda, in effetti, con la data in cui è celebrata la santa Caterina, martire d’Alessandria.
A quattordici anni, ovvero nel 1507, dopo il decesso del suo padre Pero, Caterina riuscì a convincere sua madre di lasciarla andare a Cattaro perché, come disse, „era ispirata dalla pietà di Dio“. Per sopravvivere e adattarsi in una città sconosciuta, cominciò a servire nella casa di Alessandro Bucchia (“Leso Bućinov, consigliere e giudice di Cattaro”) e della sua moglie Marina (nata Bisanti).
Durante il periodo di servizio a casa dei Bucchia, Caterina ha dimostrato non solo molta diligenza nelle sue attività, ma anche una certa sensibilità verso i poveri. Dopo sette anni di servizio, ha abbandonato la famiglia Bucchia e nell’età di 21 anni ha deciso di condure vita reclusa come donna consacrata del Terzo Ordine di San Domenico. Il 25 gennaio del 1515, ovvero nel giorno della conversione dell’apostolo San Paolo, ha fatto un giuramento di modestia, pietà e fedeltà, ed ha cambiato il suo nome di battesimo in Osanna.
Osanna non era famosa solo per la sua generosità e fedeltà, ma le venivano attribuiti pure dei poteri miracolosi. Così succedette in quell’occasione quando ha preveduto il terremoto che, in effetti, colpì Cattaro nel 1563 o quando con la forza della sua preghiera riuscì a combattere la peste. Uno degli eventi che ha suscitato tanto interesse successe l’11 agosto del 1539 quando Ariadeno Barbarossa ha assalito la città di Cattaro con settanta (70) galere e 30.000 marinai. Allora il vescovo di Catturo Luca Bisanti ha personalmente chiesto a beata Osanna di uscire davanti a popolo e di convincerlo a difendere la citta. I fonti citano che „l’incoraggiamento da parte da Osanna era talmente efficace, che tutta la gente, donne e bambini inclusi, è corsa alle armi“.
Il 16 agosto del 1539 Barbarossa si è ritirato dalle Bocche di Cattaro senza esserci mai riuscito a conquistare la città di Cattaro. In memoria a questo evento nel 1540 fu costruita la nuova Porta del Nord, sul fiume Škurda. D’altra parte, beata Osanna veniva stimatissima sia da clero, che da gente comune per tutta la sua vita.
Osanna si è spenta il 27 aprile del 1565 all’età di 72, dopo aver trascorso cinquanta due anni di penitenza rigida. La conferma ufficiale del culto di Beata Osanna è incominciata solo nel 1905, ed è terminata nel 1907. Il Papa Pio XI il 20 dicembre del 1927 ha autorizzato la celebrazione pubblica e religiosa, e così quella pastorella montenegrina, la serva di Cattaro e domenicana terziaria, diventò la prima donna proclamata santa dagli Slavi del Sud.
Nel 1930 a Cattaro è stata organizzata una grande manifestazione per celebrare „la conferma e l’autorizzazione del culto di Beata Osanna, la prima donna degli Slavi del Sud proclamata santa dalla Sede Apostolica“, mentre il 24 giugno dello stesso anno il corpo della Beata Osanna è stato posto in una nuova arca nella chiesa di Santa Maria, lavoro dello scultore accademico Antun Augustinčić. La traslazione è stata eseguita alla presenza del vescovo di Cattaro e di un gruppo di medici che hanno costatato che 365 anni dopo il decesso „ il corpo non era scomposto, che le mani nelle articolazioni erano flessibili, che la gran parte della cute era indenne, le articolazioni non scomposte (ambedue piedi mancano), che le dita erano complete e le unghia intatte…“, il che era una riconferma della sua „beatitudine e divinità“.
Il culto della Beata Osanna oggi è presente tra molti sostenitori non solo a Cattaro e nelle Bocche di Cattaro, ma anche in Dalmazia. Essa è da molti apprezzata come una rappresentante dell’ecumenismo-il movimento che tende a riunire chiesa orientale e quella occidentale.