Museo della città di Perasto

Il nucleo storico della città di Perasto è conservato in maniera talmente buona che la città stessa viene considerata tra le meglio conservate sulla Costa Adriatica orientale. Tutto questo ovviamente per merito degli abitanti di Perasto – quelli che l’hanno costruita, che ne hanno scritto la storia e che ne hanno trasmesso la fama in giro per il mondo.

È senza dubbio che la città di Perasto sotto il dominio della Repubblica di Venezia ha vissuto la sua età dell’oro in cui si è emancipata economicamente, socialmente e culturalmente. Il periodo tra il 1420 fino a 1797 abbonda degli eventi e delle persone importanti che hanno scritto la storia di Perasto, ma che tuttora sono presenti e si riflettono in ogni sua pietra o nei saloni dei suoi palazzi e musei.

La posizione strategica di Perasto, ovvero il fatto che si trovi all’entrata del Golfo di Cattaro, ha fatto di essa un punto di controllo sia per le questioni di difesa che per quelle di commercio. Siccome Perasto non aveva le mura difensive, ma solo un’unica fortificazione sopra la città, ovvero la fortezza di Santa Croce che fu costruita nel 1570, la città veniva difesa con le torri che erano costruite accanto a quasi tutti i palazzi nella città. Accanto alle torri, quasi ogni casa o palazzo a Perasto aveva delle aperture, le cosiddette feritoie le quali pure venivano decorate dagli scultori con dei mascheroni raffiguranti un volto umano in pietra.

Dato che erano bravissimi uomini di mare e molto abili negli affari marittimi, i Perastini erano molto spesso impiegati sulle navi veneziani come maestri di navigazione e di costruzione navale. Il capitano Marko Martinović nel 1698 istituì la prima scuola di nautica nei Balcani dove insegnava la navigazione ai conti russi. Alcuni anni prima ancora, Matija Zmajević che si intendeva di costruzione navale ha lavorato per lo Zar russo Pietro il Grande, per poi diventare l’ammiraglio della flotta russa nel 1714.

Muzej grada Perasta - Muzeji Kotor

Verso la fine del XVIII a Perasto ci vivevano più di 2000 abitanti, e poi verso l’inizio del XX questo numero si è ridotto a soli 400 abitanti.

Dopo la caduta della Repubblica di Venezia, Perasto cominciò a perdere la sua importanza. Impossibilità di adeguarsi ai nuovi cambiamenti, e l’arrivo dei nuovi conquistatori, prima quegli austro ungheresi e poi i russi, i francesi e poi ancora una volta gli austro ungheresi, ha causato non solo il cambiamento della condizione di Perasto ma anche il rapporto da parte dei suoi abitanti verso la città ed i conquistatori. Nonostante la realtà sfavorevole e la caduta del potere e della gloria di Perasto, la fermezza dei Perastini a mantenere tutto ciò che ricorda l’età dell’oro della loro città resta immutata.

Il 28 febbraio del lontano 1937 alle ore 8 nella casa comunale cominciò la seduta del consiglio su invito numero 624 del presidente Tripo Niković (mandato il 22 febbraio del 1937), sulla quale in unanimità fu presa la Decisione su approvazione dello statuto del Museo della città di Perasto.

La collezione del museo era formata e raccolta durante la seconda metà del XIX ed inizio del XX secolo dalle donazioni dei cittadini, dei successori delle famiglie perastine e degli abitanti di Perasto. L’edificio in cui era dapprima sistemato il Museo era l’edificio del Comune di Perasto, e si trovava in piazza davanti alla chiesa di San Nicola. Una parte della collezione del museo legata a capitano Marko Martinović, era esposta in una casa che si trova a Perasto e fu sistemata in occasione della ricorrenza del 250 anniversario di insegnamento di navigazione e abilità marittime ai conti e boiardi russi. In quel modo lo spazio del museo esistente finora nel 1948 fu allargato.

Nel periodo in cui vennero fondati molti musei civici negli anni ’50 del XX secolo, fu deliberata da parte del Ministero dell’Istruzione della Repubblica Popolare del Montenegro la fondazione del Museo civico di Perasto. Il rappresentativo palazzo Bujović costruito nel XVII secolo, si è dimostrato come posto ideale dove tenere tutti gli oggetti museali sistemati in un unico posto. La ricostruzione del palazzo è stata fatta nel 1957, il che significa che il Museo di Perasto è stato definitivamente sistemato in quell’edificio 20 anni dopo che la Delibera di sua fondazione fu presa. Nei giorni d’oggi esso si trova sempre negli interni del palazzo Bujović che finora è stato sistemato in diverse fasi.

Nel 1967 fu fatta una strategia dell’offerta culturale e turistica delle Bocche e del Montenegro ed in quell’occasione il museo è ritornato ad essere intitolato Museo della città di Perasto, e durante il 1970 gli fu riunito il Museo memoriale della famiglia Visković, distrutto nel terremoto del 1979.

Dopo il terremoto per molti anni il Museo di Perasto fu chiuso e le sue collezioni furono conservate nei locali municipali di Cattaro. Nel 1992 il Museo diventa un segmento dell’Istituzione Pubblica Municipale Muzeji Kotor, insieme all’Lapidario e alla Galleria della Solidarietà.

Il Museo della città di Perasto fu riaperto in ricorrenza a 300 anni dall’educazione navale e lavoro pedagogico svolto dal capitano Marko Martinović. Il restauro a lungo termine del palazzo Bujović durò fino al 1998, dopodiché al Museo fu aggiunto anche una struttura annessa.

Il Museo della città di Perasto oggi con la soluzione ideale del suo spazio e con le bellissime condizioni ambientali, offre, possiamo dire liberamente, condizioni perfette per l’organizzazione degli eventi culturali che attraggono i visitatori ugualmente come l’esposizione permanente del museo. Questo spazio museale è estremamente importante per lo sviluppo di Perasto e la sua valutazione nel modo giusto.

Muzeji Kotor - Crkva sv. Pavla Muzeji Kotor - Crkva sv. Pavla
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Muzeji Kotor - Galerija solidarnosti Muzeji Kotor - Galerija solidarnosti
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Il fondo del Museo della città di Perasto oggi viene classificato come collezione marittima, etnografica e storico-artistica. Di questa collezione ne fanno parte pure tutti i sottofondi, così come il fondo memoriale della famiglia Visković (incluso il loro archivio e la biblioteca), l’archivio del comune di Perasto, l’archivio della Scuola Elementare e la Biblioteca del Museo della città di Perasto.

Le collezioni museali, con circa 2000 oggetti, rappresentano un patrimonio inestimabile che rappresenta il passato culturale di Perasto, e che racconta la sua storia ed in quel modo si acquisisce un’immagine credibile della vita in questa città dal XV al XX secolo.

Attraverso gli oggetti museali della collezione navale che sono esposti al piano terra del Museo – modelli di nave, dispositivi di navigazione, cartografia e una parte delle armi dalla collezione etnografica, il visitatore scopre i fatti più importanti legati allo stile marittimo e alla vita della città nei secoli passati.

Nel salone al primo piano del museo i visitatori imparano dei più importanti abitanti di Perasto attraverso l’esposizione artistica (ritratti, stemmi, bandiere, rappresentazioni delle loro navi in mare e in battaglie). Oltre a numerosi oggetti museali di eccezionale valore storico e artistico, sono esposti i ritratti dei famosi capitani Matija Zmajević, Vicko Bujović e la presentazione dell’educazione dei boiardi russi con il capitano Marko Martinović, i ritratti di Frano Visković, Julije Balović e Matija Bronze.

I ritratti portano bellezza barocca e una grande quantità di dati su eventi storici, eventi che non erano rilevanti solo per Perasto, ma anche per le grandi potenze mondiali di quell’epoca.

L’unica raffigurazione del pittore perastino Tripo Kokolja, fa anch’essa parte del esposizione museale. La pittura barocca di Tripo Kokolja brillava nei palazzi e nelle chiese di Perasto, trasmetteva e trasmette ancora la fama e il gusto degli abitanti di questa città.

Il secondo piano del Museo della città di Perasto, oltre a oggetti della collezione etnografica (gioielli, porcellane, decorazioni, oggetti decorativi maschili e femminili), presenta la parte più importante del fondo del museo memoriale della famiglia Visković (mobilia e ritratti di membri di questa famosa famiglia di Perasto).

Il Museo della città di Perasto con i suoi oggetti esposti testimonia dell’interesse e dell’esigenza dei perastini per la soddisfazione artistica, così come del ricevimento di tutte le tendenze della moda da ovest, il che dimostrano i perastini vestiti in modo lussuoso nei dipinti, ma anche saloni, specchi e parti di mobilia esposti nello spazio del museo, e che una volta decoravano l’interno dei palazzi perastini.

Ostrvo Gospa od Škrpjela, Perast